La stampa tessile è un processo di applicazione del colore su pezze di tessuto per ottenere disegni definiti. I tessuti possono venire stampati con coloranti che penetrano e si fissano alle fibre tessili oppure con pigmenti che vengono veicolati con appositi leganti. L’obbiettivo finale è ottenere una decorazione del tessuto che presenti una ottima resistenza al lavaggio e una ottima solidità alla abrasione sia a secco che a umido.
Storia
I più antichi esempi ci arrivano dalla Cina prima del 220 e dall’Egitto nel IV secolo. Venne introdotta in Europa dagli Arabi a partire dal XII secolo, veniva usata per stampare tessuti decorativi usati come tappezzeria per il rivestimento delle pareti. I tessuti di alta qualità, estremamente costosi, venivano importati dai paesi islamici.
Nella seconda metà del XVII secolo i francesi importarono, dalle loro colonie sulla costa est dell’India, coloranti blu e bianchi resistenti all’acqua, insieme alle conoscenze tecniche per produrre una stampa lavabile. Fu un francese ad aprire in Inghilterra, nel 1671, il primo laboratorio di stampa su tessuto. Sulla fine del secolo questa tecnica si diffuse in tutta Europa dalla Germania, dove il distretto di Amburgo era famoso per la stampa su tela di lino, alla Svizzera, all’Austria.
La tecnica di lavorazione della stampa a ruggine, prodotto tipico della Romagna, è molto antica; si pensa che risalga al XVIII secolo.
Serigrafia tessile a quadro
Questo metodo di stampa chiamato serigrafia è stato perfezionato e impiegato industrialmente fin dai primi anni del 1900. Il tessuto tesato sul quadro di metallo viene spalmato con una resina che una volta asciutta risulterà fotosensibile. Viene posta una grafica realizzata su un film trasparente con un inchiostro opaco sul tessuto spalmato e il tutto viene esposto alla luce. Dove la resina riceve la luce si polimerizza mentre dove è stata protetta dall’inchiostro opaco si dilava con semplice acqua dal tessuto di poliestere. Alla fine di questo processo di fotoincisione si ottiene uno schermo o telaio di serigrafia fotoinciso che è costituito da un tessuto con aree permeabili agli inchiostri (o aree libere ) e aree impermeabili. Ponendo questo telaio da serigrafia sopra il tessuto da stampare e premendo con una apposita spatola con un profilo di gomma denominata racla è possibile fare permeare l’inchiostro dalla parte superiore del telaio serigrafia al tessuto sottostante mantenendo in modo preciso e molto definito la grafica utilizzata durante il processo di fotoincisione. Ad oggi questa tecnologia viene utilizzata industrialmente sia per la stampa dei tessuti in pezze detta anche stampa in continuo, sia per la stampa in piazzato di capi di abbigliamento come T-shirt, pantaloni, giacconi, camicie etc etc. La serigrafia ha come elemento vincente in stampa tessile rispetto alle altre tecnologie, la possibilità di utilizzare una ampia scelta di inchiostri con molti effetti particolari sviluppati appositamente negli anni da aziende come Grafco, CHT, Virus per il mondo dell’abbigliamento. Sono infatti disponibili inchiostri per serigrafia ad effetto metallico, inchiostri ad effetto 3D e rigonfianti, iridescenti, inchiostri fluorescenti, inchiostri glitter, inchiostri a corrosione, inchiostri termocroici, inchiostri luminescenti e molte altre specialità spesso realizzate su richiesta delle varie case di moda.
[laborator_supercaption]
Stampa tessile digitale
[/laborator_supercaption]Inkjet (Getto di inchiostro)
Questa tecnologia è la più recente ed è stata introdotta diffusamente nella stampa tessile dalla fine degli anni 90. Come tutte le altre tecnologie qui citate non si basa su matrici o forme di stampa che vengono utilizzate per imprimere il tessuto ma si basa su un insieme di attuatori che comandati da uno specifico software generano a comando un getto di un inchiostro appositamente formulato per questa applicazione. L’inchiostro inkjet dopo la fuoriuscita dall’ugello di sparo durante il tragitto diventa una goccia che va a impattare il tessuto da decorare. Ogni goccia formerà un punto sul tessuto e ripetendo questo processo in alta velocità, la grafica inserita nel software viene riprodotta sul tessuto. Questa tecnologia di stampa viene definita anche tecnologia di stampa senza contatto e l’insieme degli attuatori collegati agli ugelli di sparo dell’inchiostro vengono definite testine di stampa inkjet.
Negli anni abbiamo assistito a rapido sviluppo tecnologico nelle teste di stampa inkjet per cui sono aumentati il numero degli attuatori impiegati. Lo stesso sviluppo tecnologico ha comportato parimenti una progressiva riduzione delle dimensioni della goccia che dagli iniziali 20-25 pL (picolitri) si è giunti ai 3-5 pL (picolitri).La riduzione della dimensione della goccia ha come diretta conseguenza un aumento della definizione della stampa finale. La tecnologia inkjet oggi consente ottime performances di qualità ed evita il costo della preparazione delle matrici di stampa. È da notare che come lato negativo la tecnologia inkjet presenta una ridotta velocità di produzione rispetto alle tecnologie tradizionali ma soprattutto presenta una gamma molto limitata degli effetti moda o speciali ottenibili sul tessuto.